ADD SOME TEXT THROUGH CUSTOMIZER
ADD SOME TEXT THROUGH CUSTOMIZER

Anffas Macerata Incontra – Intervista al presidente

In attesa dell’evento del 16 e 17 settembre, la giornalista e scrittrice Paola Olmi ci regala una bellissima intervista al nostro presidente.
Ecco il testo integrale, buona lettura!

“Marco Scarponi è il presidente dell’Anffas di Macerata da appena un anno. Ha dato il cambio nell’incarico a Mario Sperandini. E’ tempo di incontrarlo per fare un bilancio dei programmi, i progetti e vedere a che punto sono i preparativi per l’imminente evento “Anffas Macerata Incontra” che si terrà il 16 e 17 settembre. “Quando sono stato eletto – dice Scarponi – eravamo in gran fermento per il cinquantennale della nascita di Anffas Macerata, avvenuta nel 1967. Il 2017 è, perciò, un anno molto importante per noi. Abbiamo pensato di fare una serie di iniziative che, però, non possono essere solamente finalizzate alla festa dei 50 anni. I vari progetti che già messi in campo sono per dare una continuità e un contenuto agli anni futuri”.

Cosa accadrà il 16 e 17 settembre?
“Accadrà che il contenitore per cui stiamo lavorando da molti mesi si riempirà di storie, progetti, attori, autori, musica dal vivo street food e talk show ma anche, mi auguro, di solidarietà e desiderio di conoscere meglio la storia e le attività di Anffas Macerata”.

Ci può dire il programma?
“Non so se riesco a ricordarlo tutto e mi scuso con chi dimenticherò di nominare ma, grosso modo è questo: sabato 16 verso le 18,30 nella sede dell’Anffas di via Vanvitelli n.34 si terrà una festa, aperta a tutti, che inizierà con un aperitivo di benvenuto. Seguirà poi l’inaugurazione del rinnovato centro ambulatoriale “Luisa Pallotta”. Alle 19,30 si darà il via all’ animazione itinerante e alle postazioni di street food. Alle 21,20 sul palco del piazzale antistante l’ingresso inizierà il talk show condotto da Maria Francesca Gagliardi e Piji della trasmissione radiofonica OnDe Read durante il quale verranno presentati libri legati a esperienze di disabilità, alla medicina narrativa e si intervisteranno gli autori. Ospiti saranno Cesare Bocci e Daniela Spada con il libro “Pesce d’Aprile”, Guido Marangoni con “Anna che sorride alla pioggia” in uscita proprio a settembre e Paola Olmi con il suo secondo romanzo di medicina narrativa “Marco e l’Arcobaleno”. Gli attori Daniela Scarlatti, Tiziana Foschi, Antonio Pisu, Fulvia Zampa, Francesco Melchiorri e Filippo Congionti leggeranno passi dei libri presentati. Alle 23 ci sarà il taglio della torta, dedicata ai 50 anni di Anffas Macerata.

E domenica 17?
“Ci troviamo alle 10 ai giardini Diaz per la manifestazione “Kartisti”, organizzata in collaborazione con Rock No War Onlus, che vede sfidarsi numerosi personaggi del mondo dello spettacolo tra i quali Cesare Bocci, Marco Basile, Alessia Barela, Angelo Russo, Daniela Scarlatti, Claudio Castrogiovanni, Francesca Figus, Marco Bonini, e rappresentanti delle aziende sponsor che scenderanno in pista a scopo benefico. Un evento che si ripete dal 2009 grazie alla straordinaria disponibilità dell’attore Cesare Bocci, testimonial e amico dell’associazione che da anni coinvolge artisti, professionisti, volti noti del mondo dello spettacolo, amici per una due giorni all’insegna del divertimento e della solidarietà. Alle 11 è fissato l’inizio della gara ufficiale di go kart dopo il quale si terrà la premiazione a cui seguirà il pranzo aperto a tutti nell’area degli stands gastronomici”.

Macerata è stata, a primavera, invasa da manifesti relativi alla campagna Anffas Macerata “Questoracconto”, con i volti dei vostri ospiti. Come nasce e di cosa si tratta?
“Abbiamo accompagnato questo 2017 con una campagna di comunicazione fortemente voluta che ci ha impegnati sia da un punto di vista d’immagine in maniera pesante grazie all’impegno di professionisti del settore che si sono rivelati grandissimi da un punto di vista lavorativo e ancora più grandi dal punto di vista umano. La campagna “Questoracconto” è stata curata e realizzata da Fabio Fondi (art director), Emanuele Frascà (web developer), Alessandro Pucci (videomaker) e Gianni Ugolini (fotografo). Il filo conduttore di tutto ciò è Cesare Bocci, testimonial di Anffas Macerata da qualche anno, attento e dedito a ogni iniziativa e a ogni progetto per la nostra associazione. Le persone che ho nominato sono la punta dell’iceberg. Oltre a loro ci sono decine di assistenti e collaboratori che lavorano per questo progetto comunicazionale, a cui va il mio ringraziamento. Il titolo è nato da sé perché ogni volta, nelle varie riunioni e incontri per la messa a punto del progetto le parole “questo racconto” erano sulla bocca di tutti noi. Nel momento in cui era necessario battezzare questo progetto l’art director Fabio Fondi ha pensato di dargli proprio questo nome unendo le due parole in una. Lui dice sempre che desidera riempire di contenuti questo contenitore. Noi ci proviamo. All’interno della campagna Questoracconto e al, chiamiamolo, sottotitolo “Anffas Macerata Racconta” che continuerà nel tempo, è venuto pian piano a prendere forma l’evento del 16 e 17 settembre dal titolo “Anffas Macerata Incontra”. Noi ci stiamo lavorando senza sosta da settimane e vi invito tutti a partecipare. Sarà una bella esperienza”.

In attesa dell’evento “Anffas Macerata Incontra” facciamo un excursus di questi mesi?
“Perché no? Allora. Una delle cose che mi ha dato più soddisfazione e a cui siamo giunti a conclusione nei primi mesi dell’anno, in realtà è un percorso iniziato idealmente da anni, è stata la convenzione con l’Università di Macerata. Mauro Giustozzi, direttore generale dell’Università di Macerata, ha favorito l’incontro con il rettore Francesco Adornato il quale è venuto qui nella nostra sede, ha voluto conoscere tutta la struttura e ne è rimasto piacevolmente impressionato”.

In che modo è stata ufficializzata la collaborazione Unimc con Anffas?
“Con la stesura, in primavera di quest’anno, di una convenzione che parte da un accordo quadro a cui stiamo cercando di dare contenuti. Uno dei primi è stato il convegno del 20 maggio scorso. Tale convegno aveva come tema il “dopo di noi “, cioè il costruire un futuro e delle certezze agli ospiti dell’Anffas quando i familiari non ci saranno più”.

Costruire il dopo di noi durante noi, in pratica.
“Esattamente. Non si può aspettare quando si è al limite; il dopo di noi si deve costruire durante. Anche se per un familiare è difficilissimo, è davvero dura”.

Di cosa si è parlato?
“Fra i tanti interessanti interventi si è parlato del ruolo dei parenti, dei genitori e, soprattutto, dei fratelli che sono un po’ dimenticati ma che, in realtà, sono parte fondamentale nelle famiglie con un disabile, a volte più dei genitori stessi. Lo verifico quotidianamente a casa mia”.

Altri progetti concreti con l’Unimc?
“La collaborazione con l’Università è iniziata così, si sta concretizzando anche con altri atti. Stiamo partecipando insieme ad un bando regionale per un dottorato di tre anni e altro ancora. Abbiamo partecipato, sempre insieme, a un altro bando sulle nuove iniziative negli inserimenti lavoro. L’Università a Mc è la fabbrica della cultura; e se non c’è la cultura dell’inclusione che cultura sociale è?”.

Macerata Opera Festival vi ha visti protagonisti di un’importante progetto, vero?
“Sì, in questi giorni si è conclusa la collaborazione con il MOF. Questo bellissimo progetto è iniziato almeno tre anni fa nella progettazione e costruzione. Siamo arrivati quest’anno a poter essere individuati come il Charity Partner (mettere il link con l’articolo sullo Sferisterio già presente sul sito) e questo ci ha fatto molto piacere anche perché sono venuto a sapere che il consiglio dell’Associazione Sferisterio ha votato all’unanimità la candidatura di Anffas Macerata”.

Qual è l’impegno a tale progetto da parte vostra?
“E’ un impegno è rilevante perché per tutte le serate previste dal programma siamo stati presenti allo Sferisterio o al teatro Lauro Rossi con una dozzina di volontari”.

Si ritiene soddisfatto del clima e del risultato?
“Direi proprio di sì. Sicuramente anche a livello comunicativo per noi è una cosa bellissima e grande; direi unica e irripetibile. Da questo progetto mi auguro un ritorno in termini di visibilità e anche dal punto di vista di donazioni ma il raccolto della semina fatta in questo periodo sicuramente lo vedremo nel tempo. Sono molto fiducioso”.

di Paola Olmi
© riproduzione riservata
Top